Gran bella passeggiata di sgranchimento primaverile ai piedi della Marzola: sentiero ripido a scaloni, attrezzatura da ferrata (scale, fittoni, cordino ben tirato) e panorama aperto sulla conca tridentina con i suoi "monti di Trento". Se fosse sereno, oggi ci sarebbe anche una corona di cime sullo sfondo, ma c'è nebbia bassa, quella che mica sempre "bòn temp la làssa".... |
Per i mughi della Marzola è la stagione della fioritura. La scala ferrata assomiglia a quelle delle Bocchette ma per il resto qui è tutto molto più user-friendly, siamo quasi in città, e le varianti possibili sono tante... |
Due ore in tutto, con una salita piuttosto atletica e una discesa molto rilassante fra le fronde di un bosco che per toni e luci sembra imparentato con la foresta di Sherwood (anche se i nomi sono molto trentini: Spiàz de le Patate, Colmi Brusàdi, Spiàz del Stelàr...).
Il posto è da gita domenicale ma quando c'è sereno il panorama, una volta arrivati al termine della ferrata, invoglia ad un giro più ampio: sarebbe bello arrivare fino alla sottile cresta della Marzola, che si affaccia di qua sulla conca di Trento e di là guarda la Valsugana, il grande solco che separa
i Lagorai dagli altipiani. Ma oggi non è giornata: foschia e nuvoloni spingono a un rientro più rapido...
i Lagorai dagli altipiani. Ma oggi non è giornata: foschia e nuvoloni spingono a un rientro più rapido...
Il nome ufficiale è "Sentiero attrezzato Giordano Bertotti" e come ferrata è in realtà piuttosto semplice, anche se i meno esperti ed i genitori con bambini faranno bene a imbragarsi. Ci si arriva partendo dalla strada che colleega il Passo Cimirlo con ilRifugio Maranza.
Molto caratteristica la scala presente lungo il tracciato ed il ponticello che scavalca una profonda fenditura della roccia.
Quote e dislivelli:
Quota di partenza/arrivo: m 845 (cartello SAT lungo la strada per il Rif. Maranza)
Quota massima raggiunta: m 1.313 (Spiaz de le Patate)
Dislivello assoluto: m 468
Dislivello cumulativo in salita: m 498
Dislivello cumulativo in discesa: m 497
Lunghezza con altitudini: km 4,9
Tempo totale netto: 2:00
Difficoltà: EE
Descrizione del percorso: il sentiero SAT 418 sale ripido direttamente alla Croce del Chegul (m 1.258). I tratti attrezzati rendono l'ascensione sicura anche incaso di roccia bagnata, ci sono anche due scale verticali e un ponticello che scavalca un profonda fenditura rocciosa. Si prosegue sul 418 fino al quadrivio dello Spiaz de le Patate (m 1,313, cartello) ove si svolta a sinistra prendendo il sentiero SAT 411 in direzione Prà del Stelar. Qui giunti (m 980) si abbandona il 411 per prendere il sentiero SAT 427 il quale si trasforma quasi subito in strada forestale di fresca apertura. Giunti a quota 900 si può prendere una traccia sulla sinistra (vedi tracciato GPS) per tornare al punto di partenza senza perdite di quota.
Come arrivare: chi arriva da Trento deve abbandonare la strada statale della Valsugana seguendo le indicazioni per Cognola, inizialmente e poi Povo. Si passa presso il centro del paese e si prosegue in salita in direzione del passo Cimirlo (m 733). Al passo girare a destra (indicazioni) e percorrere la strada per Maranza. Circa 1 km dopo il passo si incontra, dove la strada spiana, un primo cartello in località Piani (m 851, cartello, mini parcheggio). Cento metri più avanti si incontra un ulteriore cartello SAT che indica l’inizio del sentiero nr. 418 per la ferrata Bertotti.
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