venerdì 14 agosto 2020

Lo scomparso Rifugio Cesare Battisti in Paganella

Il rifugio originario era stato costruito nel 1906-08 con il nome di  di "Rifugio Paga-
nella", che fu modificato in "Cesare Battisti" negli anni fra le due guerre, quando un
edificio nuovo di zecca, voluto dal regime in cerca di facili consensi, lo sostituì.
Da tempo il vecchio rifugio sulla Paganella è fuori servizio, chiuso e ridotto a mero punto di appoggio per le antenne dei tanti ripetitori televisivi e telefonici.
"I membri del Comitato Promotore del Rifugio Paganella, oggi Cesare Battisti, in cima alla Paganella nel 1907 quando aveva 32 anni." (dal volume pubblicato dal Comune di Fai "Fai della Paganella - Orizzonte di Luce" del 2016, p. 275).
La sua storia rimane strettamente intrecciata a quella dell'irredentismo, del resto all'epoca molti alpinisti della SAT (fondata nel 1872) erano al contempo esponenti del movimento irredentista e di orientamento anti-austriaco.
👉Tanto che il 4 agosto 1876 il sodalizio venne sciolto dalle autorità austriache per attività filo-italiane.
"[Battisti] ...infatti era membro della SAT, che promosse la costruzione del Rifugio Paganella fin dal 1902, chiamato poi Battisti nel 1921. Inoltre il quarto da sx dovrebbe essere il mio bisnonno Oreste Tonidandel all'epoca vice capo comune o consigliere, sindaco Giovanni Clementel detto Zanetto (a destra). Una foto che potrebbe essere di grande rilievo storico per chi la possiede." (dal sito FaceBook di Pierluigi Congedo)
Non solo l'irredentismo, ma anche il fascismo è stato pesantemente implicato in questa vicenda, ad oggi ancora priva di un lieto fine.
Nel 1932, nel quadro dell'operazione di "appropriazione" del mito di Battisti, il fascismo volle un nuovo rifugio, al quale venne anche aggiunto un faro celebrativo e un piccolo osservatorio posti qualche metro più a monte.
Il nuovo "Cesare Battisti" conobbe poi una sua seconda primavera a partire dal 1956, quando venne costruita la funivia direttissima per la Paganella, un ardito impianto che aveva la sua stazione a monte proprio a fianco del rifugio e che consacrò la Paganella come "montagna dei trentini". Ora purtroppo il rifugio si trova in uno stato di completo abbandono, sommerso dalle antenne televisive.

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