Costruito nel 1886 alla testata della selvaggia Val di Genova nel Pian di Bedole dall'allora giovane SAT, fu purtroppo spazzato via dalla WW1. |
Una foto d'epoca del Pian di Genova, col rifugio Bolognini in primo piano e le malghe di Bedole sullo sfondo. |
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Dal Piano di Bedole verso il rifugio Bolognini (a dx), quand'era ancora in piedi. |
Il rifugio Bolognini venne distrutto nel corso della prima guerra mondiale, nel 1917, dopo un trentennio di onorato servizio.
Adamello Collini aveva iniziato la ricostruzione del rifugio Bolognini nel 1931, ma nell’inverno dello stesso anno una valanga l’aveva immediatamente distrutto.
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Lo scomparso rifugio Bolognini in uno scatto del fotografo trentino Untervegher. |
👉L’anno successivo, scelta un’area meno esposta alle frane e situata poco a monte, gettò le basi per la nuova costruzione, che ultimò in un paio di stagioni. Si tratta dell'attuale rifugio "Adamello Collini", gestito dai nipoti di Adamello.
👉L'uomo
Adamello Collini è stato una celebre guida alpina e insignito anche di medaglia d’oro al valor civile per la sua opera a favore dei perseguitati ebrei durante la WW1, figlio e nipote dei primi salitori dell’Adamello e della Presanella. Spentosi nel campo di concentramento nazista di Mauthausen nel 1945, lasciava ai suoi famigliari, alla moglie Lina e ai figli Remo, Liberio e Gemma (ndr: oggi tutti scomparsi) anche l'eredità del nuovo rifugio.
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Quello che in questa mappa compare come "Rifugio Bedole" è in realtà l'attuale Rifugio "Adamello Collini" al Bedole (la cartografia è quella del Touring Club Italiano 1:50.000, pregevole opera cartografica degli anni Ottanta). Il vecchio rifugio Bolognini, oggetto di questo post, sorgeva invece all'altezza del secondo tornante destrorso a scendere verso Malga Bedole, e oggi non ne resta traccia. |
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