giovedì 16 marzo 2023

Le "paprike impinide" (grande piatto danubiano) messe in tavola col purè di patate e il pane nero

Di solito vengono preparate come piatto unico, ma non disdegnano gli accompagnamenti: questa volta con il purè di patate e il pane nero.
Papriche impinide
Imbottite di carne e riso. Sono semplici da fare ma di grande resa. Una volta impiattate le paprike, basta aggiungere il purè di patate già preparato a parte e qualche fetta di pane di segale per fare la scarpetta col sugo di governo. Si mangiano tiepide o anche fredde.

Papriche impinide
Le papriche in teglia sono un vero classico della cucina popolare balcanica (ma c'é
anche la versione al forno, altrettanto saporita).
I peperoni devono essere freschi e consistenti, non mollicci o troppo maturi, altrimenti si sfaldano durante la cottura. I più adatti sono quelli verdi, bassi e larghi perché più consistenti di quelli gialli e rossi.
👉L'imbottitura è composta di carne macinata mista e riso crudo.
👉La cottura va fatta nella passata di pomodoro allungata con acqua e deve essere a fuoco lento, cioè molto basso.
👉I vecchi consigliano di mangiarle il giorno dopo. Ed é proprio vero: dopo una notte sono ancora più buone!
Le papriche impinide (in alto) in cottura assieme ad altri due capisaldi della tradizione contadina: le sarme danubiano-balcaniche a sinistra e la altrettanto rusticana jota della Carnia e del Friuli a destra (foto dal gruppo FB "Magnar istrian", che ringrazio).

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