Fino al 1920 si era fregiato del nome di "Christomannoshaus" (la casa di Christomannos) e in qualche modo é sopravvissuto fino ad oggi.
L'Albergo Savoia negli anni Trenta del Novecento. L'edificio quadrato sulla destra fino al 2017 é stata la dependance chiamata "Casa Alpina del CAI", con il "Centro di Formazione Bruno Crepaz". Da tempo in crisi, dopo tante polemiche é stato svenduto a un privato. |
L'Albergo Savoia nel 1914, quando si chiamava ancora Christomannoshaus. |
Pubblicità dell'Albergo-Rifugio Savoia. Vedi anche la scheda in cartolinedairifugi.it. |
Pochi anni dopo venne realizzata la Grande Strada delle Dolomiti, che era nata come strada militare austriaca e che fu terminata nel 1909.
👉Maria Piaz successivamente fece costruire in zona ben quattro alberghi: innanzitutto il Savoia (poi molto danneggiato durante la WW1 e che dopo la fine delle ostilità passò al CAI italiano) poi il Maria (che fu terminato nel 1927), il Col di Lana e il Pordoi, tuttora esistenti, che le furono tutti confiscati durante la prima Guerra Mondiale per ospitare le truppe combattenti e finirono alla fine interamente distrutte.
In questo periodo Maria venne imprigionata per aver aiutato degli irridentisti italiani a passare il confine e venne anche internata al campo di concentramento di Katzenau, assieme assieme alla moglie di Tita Piaz e allo zio Paolo Lagnol.
Finita la WW1 il Passo Pordoi e l'intero Sudtirolo passarono sotto il Regno d'Italia.
👉Ci fu poi una grande intuizione tardiva di Maria Piaz, praticamente l'idea (1961) di costruire una funivia dal Passo Pordoi fino al Sass Pordoi.
A Passo Pordoi oggi: il vecchio Albergo Savoia a destra e l'altrettanto stagionato albergo Maria (ora solo ristorante) sulla sinistra. |
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