lunedì 23 ottobre 2023

I vasti pascoli di Passo Brocon a fine stagione

Mentre le vacche si preparano a lasciare l'alpeggio, tra i pascoli delle malghe è già tornato il silenzio dopo il caos motoristico dell'estate.
Ecco i pascoli di Passo Brocon a fine stagione. Siamo dove i Lagorai scavallano dal Tesino al Vanoi. Nei Lagorai si trovano ancora malghe che lavorano e vendono il loro formaggio sul posto, e magari aprono anche un punto vendita in valle (vedi il caso di Malga Casapinello, che ha un punto vendita in piazza a Borgo Valsugana). Altre invece insistono a portare i motorizzati quassù da loro.

Da Malga Arpaco ad inizio settembre 2023: vista verso Est.
Quest'anno la stagione estiva si é prolungata in modo anomalo, sfondando il calendario di un intero mese: forse sono errori nel calcolo astronomico insiti nel nostro calendario Gregoriano (in vigore dal 1582), errori che secolo dopo secolo avrebbero accumulato con il passare del tempo un mese di ritardo. Gianfranco (contadino) dice che siamo in ritardo di "una luna" perché a fine settembre c'era ancora "la luna di agosto".
Da Malga Arpaco ad inizio settembre 2023: vista verso Ovest con in primo piano il
Pizzo degli Uccelli e il Col della Boia, tra i quali si snoda il "trodo dei fiori".
👉Le foto sono tutte prese dai pascoli di Malga Arpaco, che é la più grossa delle superstiti. Negli anni ha figliato anche un ristorante chiamato "agritur" e anche una dependance che vende i suoi prodotti di alpeggio.
Nelle sue immediate vicinanze sopravvivono anche gli edifici di molte altre malghe: Malga Coazzo, Malga Zanca, Malga Dotessa di Sopra, Malga Valarica di Sopra, Malga Vallorsella, per citare le più vicine. Ma non tutte sono ancora in attività.
Ad inizio stagione lungo il "trodo dei fiori", il sentiero che va dal Pizzo degli Uccelli al Col della Boia, famoso per le sue fioriture. Da sinistra a destra e poi sotto: un cespuglio di rododendri e un loro dettaglio, poi genziane, mughi in fiore, botton d'oro (Trollius europaeus), raponzolo delle rocce (Phyteuma betonicifolium), genzianelle, infine i fiori gialli della vulneraria (Anthyllis vulneraria).


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