domenica 29 ottobre 2023

Le preziose bacche di ginepro, difficili da trovare

Preziose perchè indispensabili nella cottura dei crauti. Maturano a fine estate ma in montagna non é affatto facile incontrarle per caso.
Un cespuglio di ginepro fotografato sui monti Lessini, a fine settembre. Nel riquadro vediamo invece delle bacche ancora verdi fotografate tra le rocce del Carso triestino ad  inizio maggio, cioè ad inizio stagione.
Le bacche di ginepro sull'isola di Cherso, nel golfo del Quarnaro (Istria), fotografate
durante una salita a Cima Televrin a fine maggio. Assieme ad altre aromatiche il gi-
nepro concorre a creare la odorosa macchia mediterranea delle isole quarnerine.
Oltre a lui ne fanno parte la salvia selvatica e un timo simile al timo serpillo delle no-
stre montagne. E poi il rosmarino, la lavanda selvatica, il tenace elicrisio e molte al-
tre piante odorose. Vanno anche col pesce, anche le nostre trote di montagna.
Chi va per montagne sa bene che chi cerca "le  bacche blu" che spopolano in Internet resterà deluso.
👉In realtà i cespugli di ginepro sono più da macchia mediterranea e da terreni sabbiosi e temperati che da alta montagna.
👉Le bacche di ginepro hanno una maturazione decisamente lenta dal momento che maturano a cavallo di due anni cambiando il proprio colore da verde a viola scuro. Restano appese all'albero 2-3 anni, per questo motivo ogni ramo presenta contemporaneamente bacche mature e bacche acerbe ancora di colore verde. In ogni caso quelle esposte lungo i sentieri sono esposte al saccheggio.
I crauti preparati in tegame con le bacche di ginepro e con (nella foto) qualche foglia di alloro. La senape, è ovvio, va aggiunta dopo.


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