sabato 8 giugno 2024

Robusta stracciata di patate lesse, bietole e coste

Le oneste patate lesse schiacciate alla grossa con una forchetta e ripassate nella padella con due "erbe" lessate a parte:  bietole e coste.
mangiare in montagna
Patate, bietole e coste bollite separatamente. E poi lavorate di forchetta durante il ripasso in padella su un soffritto di olio di oliva, cipolla, sedano e carota. E' un contorno tuttofare ispirato alla imbattibile blitva di patate e bietole d'Istria e Dalmazia.
mangiare in montagna
E' in pratica una copia della blitva dalmata, con in più le coste ma con meno aglio.
I pastoni di verdure occupavano un posto di primo piano nella alimentazione contadina dei secoli passati. Soprattutto perché, non prevedendo l'impiego della carne, riusciva a saziare a "basso costo".
biete
Biete fresche al mercato di Rialto, a Venezia. Con in primo piano una cicoria cicoria chioggiotta, buona per altri impieghi.
👉La carne, come si sa, era un alimento da ricchi e quindi un alimento notoriamente scarso sui tavoli delle cucine contadine. Ed ha continuato ad esserlo, diciamo, fino a metà Novecento. Questi zupponi, involontariamente vegeriani, prevedevano sempre una massiccia presenza della patata, che si occupava di portare la sua quota di carboidrati, e del condimento grasso: lardo, strutto, sugna, olio che fosse.
👉Somiglia molto alla blitva, il diffuso contorno delle cucine del litorale adriatico d'Istria e Dalmazia. La blitva é a base di patate e bietole ma non prevede le coste e soprattutto ha molto aglio. Un contorno che laggiù non fa troppe distinzioni tra il pesce che le carni.

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