giovedì 23 ottobre 2025

Le due tratte della Zambana-Fai-Dosso Larici

La funivia risaliva la Val Manara da Zambana Vecchia fino al Passo Santèl (fra Paganella e Fausior) e poi proseguiva fino a Dosso Larici.
La stazione di scambio a Passo Santèl in una cartolina dei Fratelli Pedrotti del 1955, scattata poco prima della chiusura. Sulla sinistra del terrazzo panoramico si indovina la stazione di arrivo del primo tronco. Sulla destra, fuori inquadratura, partiva il secondo tronco della funivia, inaugurato nel 1929, che proseguiva fino a Dosso Larici sulla Paganella (cartolina non viaggiata, Edizioni Hermes 1057, Cartoleria G. Pedrotti - via Oss Mazzurana - Trento).
In questa foto a colori compaiono anche tre esemplari della Fiat Cinquecento, che
entrò in produzione nel 1957, cioè due anni dopo la chiusura del primo tratto, quel-
lo della Val Manara.

Sulla destra della foto si vede bene il fiume Adige nel quale confluisce il torrente Noce, ben visibile in primo piano, subito al di là del muretto della terrazza panoramica. Più avanti si distingue la confluenza dell'Avisio con il Ponte dei Vodi, viadotto a più archi della ferrovia del Brennero. In fondo c'è la allora minuscola città di Trento. "Niente autostrade, superstrade, svincoli, fabbriche, case... solo la ferrovia del Brennero che, per sua natura, si confonde con la campagna circostante... solo qualche casolare, case di contadini ed invisibili viottoli..." (citazione e foto di Mario Forni, del gruppo FB "Trento strana")
Nota storica: operativa dal 1925 fino al 1955, quando l'impianto fu danneggiato da una frana.  La funivia era composta da due tratti. Il primo, da Zambana Vecchia al Passo Santèl, fu inaugurato nel 1925 e copriva un dislivello di 1450 metri in 12 minuti ed aveva una una capacità di 56 persone all'ora. Successivamente fu prolungata con una seconda tratta, ultimata nel 1929, che saliva fino ai 1900 metri del Dosso Larici, sulla spalla nord della Paganella. Era dotata di due cabine da 14 posti, due funi portanti, due funi traenti e due funi zavorra. Nel 1957, al suo posto, fu costruita la "direttissima della Paganella", una nuova funivia con una pendenza molto più accentuata e un percorso diretto tra il fondovalle e la cima della Paganella.

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