sabato 6 maggio 2023

Una visita al Ponte dei Regai, il ponte sommerso che ad ogni primavera riemerge dal lago di Cles

Sacrificato per far posto all'acqua destinata  alla centrale idroelettrica di Taio (com'era già successo in Venosta con il paese di Graun/Curon).
Di solito questo paesaggio che riaffiora dalle acque si mostra da inizio aprile a fine maggio. Ma quest'anno (molto siccitoso) era già emerso dall'acqua a febbraio. Sullo sfondo la catena delle Maddalene, il Monte Pin e il Monte Ozol. Il ponte é nell'insenatura sulla dx.
Il vecchio ponte dei Regai, che scavalcava il Rio di San Romedio lungo la strada
che dalla forra di Santa Giustina prendeva sulla destra, direzione Terza Sponda.
Vedi le altre foto in Google Foto.
Con la grossa differenza che in Val Venosta ad essere cancellato fu un intero paese di fondovalle, il cui campanile fu l'unica costruzione risparmiata dalla dinamite.
A Cles la costruzione della diga sconvolse l'intera viabilità della zona circostante la stretta forra del torrente Noce, che venne completamente sommersa.
👉Per limitarci alla zona appena a monte della grande diga in cemento armato, i ponti scomparsi furono ben tre: oltre al Ponte dei Regai (meta della nostra gita), anche il Ponte Alto sul Noce, il Ponte della Mula o Largaiolo.
NB: la foto aerea é stata presa ad invaso pieno (quando il ponte viene sommerso). 
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.
👉I lavori di costruzione della diga e dell'impianto elettrico erano iniziati già negli anni ’40, su iniziativa della Edison ma si arrestarono a causa della guerra. Il lavori furono portati a termine nel 1951 quando il nuovo invaso idroelettrico (lago artificiale) venne inaugurato. All’epoca la diga di Santa Giustina era la più alta d’Europa, 152 metri di parete quasi in verticale.
Il Ponte dei Regai con più a valle il Ponte Pont dela Mula (che si rende visibile solo
in occasione dei lavori di manutenzione straordinaria dell'impianto idroelettrico).
👉Normalmente il vecchio ponte dei Regai, che scavalcava il Rio di San Romedio, affiora solo in primavera, periodo in cui la neve sulle nostre montagne non si scioglie ancora con abbondanza e invece l’utilizzo di energia elettrica è ancora alto, quindi il momento per godersi il paesaggio lunare che ci regala questo pezzo di Val di Non è proprio da aprile a fine maggio. Ma quest'anno (molto siccitoso) era già emerso dall'acqua a febbraio.

Quote e dislivelli (dati del GPS):
Quota di partenza/arrivo: m 541 (parcheggio)
Quota massima raggiunta: m 541
Quota minima raggiunta: m 518 (Ponte dei Regai)
Dislivello assoluto: m 23
Dislivello cumulativo in salita: m 30 circa
Dislivello cumulativo in discesa: m 30 circa
Lunghezza con altitudini: km 1,66
Tempo totale netto: ore 0:45 AR
Difficoltà: T

Descrizione del percorso: la traccia GPS toglie ogni problema di orientamento e rende superflua la descrizione dettagliata.

Come arrivare: arrivati al bivio di Dermulo si abbandona la strada per Cles e per la Val di Sole e si svolta in direzione del Passo Palade e della Mendola. Dopo poco, sulla sinistra si dirama la stradina che porta al parcheggio auto in località Plaze. Vedi anche l'apposito pulsante "Ottieni indicazioni" in Wikiloc.

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