Lunga e impegnativa escursione nel mare verde delle praterie alte punteggiate dai colori sgargianti dei fiori di montagna.
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Al centro spicca l'insellatura di quota 2.218, che separa il Monte Pavione (a sx) dal Col di Luna (a dx). La foto è stata presa dal lungo e fioritissimo spallone del Col di Luna. |
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L'ondulato tappeto verde delle Vette Feltrine è punteggiato di fiori dei più diversi
colori e per gli insetti è una festa.
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In estate alcune mete in montagna sono prese d'assedio, altre invece rimangono silenziose e solitarie, come il gruppo delle Vette Feltrine, che separa il bellunese feltrino dal trentino Primiero.
Viste dal versante trentino hanno il caratteristico inconfondibile aspetto di una serie di panettoni erbosi, e la loro l'aria bonaria induce a sottovalutarle.
E' vero, salendo dal Passo Croce d'Aune, il lato più abbordabile e
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Per salire dal Passo Croce d'Aune al Rif. Dal Piaz si segue il percorso che veniva
usato dai partigiani della Brigata Gramsci. In foto la spianata dove era dislocato il
Battaglione "Zancanaro" composto da circa 400 uomini in parte mobilitati in mon-
tagna e in parte alle loro case. |
meno alpinistico, non si incontrano difficoltà tecniche, neanche quando si percorre il lungo sentierino di cresta, ma per raggiungerle bisogna scarpinare parecchio.
L'avvicinamento è lungo e il dislivello parecchio ma quando, superato il rifugio Dal Piaz, si imbocca la pista di cresta che si fa strada fra le praterie in piena fioritura, e sembra di navigare in un mare d'erba colorata,si capisce che ne è valsa la pena.
Raggiunto il Passo delle Vette Grandi, si sale e si scende restando sempre sul filo di cresta, lungo un bel sentierino che percorre la lunga cresta erbosa delle Vette Grandi dominando la sottostante conca con la malga omonima; sempre nel verde ci si cala fino ai 2.050 metri della Sella delle Cavallade, e infine si rimonta lo stupendo spallone che costituisce il Col di Luna.
Finalmente si raggiunge la selletta di quota 2.218, che separa questa cima "lunare" dal Monte Pavione,
rimane solo l’ultimo ripido strappo che precede la nostra meta, a quota 2.335.
Quando siamo in alto, tra l'ampia Val Belluna (con Feltre e il Piave) e la gran