Per me il vero bivacco alpino è quello tipo Apollonio: nove posti su letti a castello nello spazio di uno scompartimento ferroviario "ante-frecciarossa".
Bivacco tipo Apollonio sulla vetta del Crozzon di Brenta (foto L. Faggiani).
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Non che gli altri siano peggiori, anzi, quasi sempre sono più spaziosi, più belli e meglio attrezzati. Ma non c'è dubbio che l'Apollonio (chiamato anche "Fondazione Berti") porti con sé la garanzia che si tratta di un ricovero da alpinisti.
👉Questo modello è storicamente legato ad un periodo in cui il turismo di massa non ancora non esisteva.
Avevo cercato nel web qualche informazione, ma nessun sito diceva nulla del suo progettista ing. Apollonio, e poco si trovava anche sulla Fondazione Berti.
👉Finalmente il Bollettino della SAT (nr. 4/2011) in una nota a piè pagina svela il (mio) mistero: l'ingegnere Annibale Apollonio "Nato a Cortina d'Ampezzo nel 1848 fu alpinista e dirigente della SAT. Impiegato in qualità di ingegnere presso il Municipio di Trento, progettò il primo impianto idroelettrico (Ponte Cornicchio, 1886-1890), grazie al quale Trento fu la prima città dell'impero asburgico ad essere illuminata elettricamente. Di Apollonio si ricordano anche due importanti spazi sociali: piazza Dante e i giardini di piazza Venezia. Si spense a Trento nel 1915. Suo figlio, Giulio, ideò un particolare modello di bivacco fisso e fu Presidente della SAT dal 1942 al 1944 e dal 1949 al 1950".
Questa tipologia di bivacchi sono stati talvolta coibentati con materiale contenente amianto, soprattutto quelli costruiti tra gli anni '60 e '70, pertanto chi vi volesse trascorrere la notte per godersi la frizzante aria di montagna, sappia che è preferibile farlo in apnea!
RispondiEliminaL'asbesto, minerale dell'amianto, è stabile se non si disperde in aria, a meno che venga manipolato, tagliato, ecc. (se inalato si segnala come condizione deleteria per l'organismo umano!).
EliminaGulp!
RispondiEliminaDa frequentatore di ogni genere di bivacco, reputo sia sempre meglio l'amianto a 3000m. che l'aria inquinata di una grande città.
RispondiEliminaPer fortuna la faccia a vista verso l'interno è sempre rivestita di legno: dell'amianto sono pericolose le "pagliuzze" volanti, una sorta di fibra di vetro polverizzata, mosse dal vento e dall'aria. Il legno fa da barriera.
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