martedì 25 giugno 2024

L'osteria del Ghertele ai tempi della WW1

Dopo la Strafexpedion del maggio 1916 e fino alla fine del conflitto la Val d'Assa divenne un'arteria di vitale importanza per l'Impero e davanti all'osteria del Ghertele passarono migliaia e migliaia di soldati.
L'osteria del Ghertele in una foto scattata il 20 maggio 1916, nei primi giorni della Strafexpedition, la grande offensiva austriaca che portò gli imperiali fino alla periferia di Asiago: fino al Monte Fior, al Monte Zebio e al Monte Cengio. In quei giorni l'edificio dell'osteria venne utilizzata come sede di comandi militari e successivamente fu trasformata dagli austroungarici in ospedale militare.


Dintorni del Pusterle: l'arrivo della teleferica proveniente dal-
lo spiazzo antistante all'osteria del Ghertele, dove sono anco-
ra oggi visibili i resti dei basamenti in calcestruzzo (sullo sfon-
do si vede il dirimpettaio 
monte Portule).
👉All'alba del 24 maggio 1915, un colpo di cannone italiano sparato dal soprastante forte Verena segnò lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Il 15 agosto 1915 venne decisa un'offensiva italiana verso la piana del Vezzena, che costerà perdite umane molto gravi ai reggimenti delle brigate Ivrea e Treviso, e dal battaglione alpini Val Brenta.
👉Il 15 maggio del 1916 iniziò la Strafexpedition, la "Spedizione punitiva" austriaca contro l'Italia. Così il Ghertele si troverà ad ospitare i comandi austriaci e nella zona del Baitle, sempre in Val d'Assa, anche il comando dell'intero 3° Corpo d'armata Austriaco. La vicina Osteria del Termine, posta al vecchio confine Austro-italiano, dopo l'avanzata imperiale del '16 divenne importante sede di comando dell'esercito austro-ungarico (in particolare del 27º Reggimento di fanteria di Graz "König der Belgier").
👉La teleferica pesante austroungarica numero 10a tra il Ghertele ed il Pusterle aveva una portata di 500 tonnellate in 20 ore e faceva parte di un ramo del complesso sistema funiviario che partiva da Mattarello e da Levico, per arrivare a Passo Vezzena e che dopo la Strafexpedition si spinse fino al Ghertele e da lì risalì fino a Pusterle.
Alla fine della guerra la zona tornò a far parte del Regno d'Italia, la vecchia osteria a quota 1.130 riaprì e più tardi, nel 1958, divenne albergo. Oggi è ancora attiva e c'è ancora la scritta "albergo al ghertele" anche se ormai fa solo servizio di ristorante e si chiama "Ristorante Ghertele". Chi proviene da Asiago la incontra 6 km prima dell'osteria "All'antico termine", che si trova appena prima del confine italo-austriaco del 1866.


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