sabato 17 luglio 2010

Storia di Nanu cagnetta apolide ma felice

Dopo una pesante nevicata, uscendo per andare al lavoro, l'avevo trovata raggomitolata sullo zerbino di casa, con l'aspetto implorante. Subito rifocillata, era stata lasciata libera di andarsene, cosa che fece, seguendo certe tracce olfattive lungo la strada provinciale. Ma sempre, arrivata oltre la curva, tornava indietro. Probabilmente era stata buttata fuori da un'auto da certi padroni "gentiluomini". L'abbiamo ospitata nella baracca in legno del giardino, in una confortevole cuccia al riparo dalle intemperie, ed abbiamo regolarizzato la sua posizione all'anagrafe canina. La portavo con me in montagna, finchè un giorno (una lepre, un capriolo?) sparì nel sottobosco senza più tornare. Cinque giorni dopo ci dissero che un pastore tedesco femmina con il collare azzurro era stato ritrovato dal proprietario di un maso. Così Nanu tornò a casa e da allora non mancò di mostrare la sua riconoscenza. Ora - cinque anni dopo - se n'è andata per vecchiaia e quando penso a lei sono contento di averla aiutata.

venerdì 16 luglio 2010

Come il campanile di Curon é stato massacrato dai lungimiranti amministratori locali

L'acqua toccava il muro del vecchio cimitero ma impediva i selfie...
Il campanile di Curon massacrato gli interventi di "valorizzazione turistica" giace ora in mezzo ad una pozza d'acqua morta. 
Il vecchio campanile prima degli interventi di promozione turistica.
poi...aggirava la base del minuscolo promontorio boscoso di Sant'Anna e raggiungeva da dietro l'albergo Aquila d'Oro
L'aspetto attuale, coi riporti in terra e le passeggiate per i turisti in cerca di selfie.
Dalla terrazza dell'Aquila d'Oro i turisti pescavano direttamente nel lago.
Il nastro nero della strada statale proseguiva diritto verso sud facendo da argine alle acque increspate dal ventoEra un paese Un paese d'acqua, ecco cos'era la nuova Curon creata dal lago artificiale. Di una bellezza unica, affacciato sull'acqua ma saldamente ancorato alla montagna.
👉Oggi un vasto riporto in terra ha allontanato le acque, il lago è lontano e nascosto. E' tutto ancora molto bello, ma Curon non è più un unicum.
👉Il vecchio campanile è stato imprigionato da un bastione di terra e spunta da una pozza di acqua biancastra; nel nuovo grande parcheggio c'è posto per inutili installazioni pubblicitarie, sbiaditi banchetti di hot-dog e i tristi gazebo della pro-loco. Il campanile quasi non si nota più, non è più sè stesso, si è venduto l'anima come un vecchio pellerossa che si veste da selvaggio per compiacere i turisti.

giovedì 8 luglio 2010

Monte Villandro dal Renon

Al margine settentrionale dell'altipiano del Renon.
La vetta del Villanderer Berg/Monte Villandro.
Facilmente raggiungibile dall'altipiano del Renon, vicino Bolzano, il Villanderer Berg/Monte Villandro è un punto panoramico molto raccomandabile, da fare preferibilmente ad inizio stagione, quando ancora l'allenamento lascia a desiderare.
👉La funivia che sale da Pemmern (m. 1538) fino alla Schwarzseespitze (m. 2071) ci permette infatti di iniziare con un falsopiano, passando sotto al panettone dove si trova ill Rifugio Corno del Renon (m. 2260). Già qui il panorama merita.
Ancora un tratto in discesa per raggiungere la Sella dei Sentieri (m. 2057) da dove inizia l'ascensione alla cima. Dislivelli contenuti, ma da non sottovalutare la lunghezza del percorso.
Monte Villandro
In una giornata serena dal Villanderer Berg si gode un panorama a 360 gradi: a Sud l'ampio scenario dolomitico con il Corno del Renon in primo piano e verso Nord la Val Sarentino con i suoi due rami separati dal Col Rodella.
 escursioni_estive

mercoledì 7 luglio 2010

Che Heidi sia nata qui?

La foto mostra il piccolo Rifugio Stevia, una costruzione in legno dal sapore antico, appollaiata su uno sperone prativo che guarda dritto negli occhi il Sassolungo. Pace e tranquillità h 24. I turisti che scendono dal Col dela Pieres transitano frettolosi, hanno fretta di tornare a valle e la strada è ancora lunga.
Ci si arriva dalla Val Gardena lungo un sentiero che sale ripido da Selva oppure, come abbiamo fatto Aurelio ed io, partendo dal Rifugio Firenze, che si raggiunge in pochi minuti dopo aver preso quota con la funivia del Col Raiser.