domenica 29 maggio 2022

Solo per amatori: Baito dei Vanesi, in Valsugana

Refrattario a qualsiasi tendenza trendy o vipparola, è frequentato e mantenuto dai giovanotti del posto, che lo trattano bene, come merita.
Il simpatico baito dei Vanesi (vanèza=piccolo appezzamento di terra) prende il nome dalle località prative situate appena più in basso. Pare incredibile che il boom di traffico legato a "Arte Sella" imperversi a solo 2 chilometri in linea d'aria da qui. Due mondi separati.
Salendo al baito: vista l'esposizione a Nord, anche nelle giornate afose  lo sguardo
riesce a bucare la foschia. Qui i Lagorai dal Fravort al Monte Ciste, con al centro il
profondo intaglio della Val Calamento, che sale verso il Passo Manghen.
Vedi le altre foto in Google Foto.
Insomma, pare che da queste parti ci sia chi si sente responsabile del territorio che abita e che giustamente si preoccupa di mantenerlo in ordine.
👉Non è un bivacco, ma un punto di appoggio, un ricovero che all'interno dispone di un tavolo con panche e una fornasela (più un caffettiera e una teiera) e all'esterno di un ampio spiazzo dotato di tavolo e panche nonchè di un punto-fuoco in muratura con griglia per il barbecue. Per la legna è bene portarsi dietro un segaccio o una piccola accetta (siamo in mezzo al bosco) o un sacchetto di carbonella. Insomma, c'è tutto quello che serve ma niente di superfluo.
E poi, tornati a casa: piatto da tagliere a base di risi e bisi coi ovi smalzadi (già col-
laudato nei mesi del Coronavirus). Conservato in frigo e integrato con lo 
Speck e
con i 
Gurken per fronteggiare queste prime ondate di afoso caldo estivo.
👉Da qui il panorama é pulito anche in una estiva giornata afosa; è un punto di osservazione rivolto a Nord, verso il versante più fortunato della Valsugana, quello esposta al sole, sole che qui a mezzogiorno ci sta alle spalle e non dà fastidio. E infine: chi in montagna cerca pace e tranquillità, qui troverà quel che cerca.
👉Essendo sul versante "a rovescio", quello esposto a Nord, viene massacrato dal gelo e dall'escursione termica per almeno nove mesi su dodici. Ma d'estate il trovarsi "a rovescio" aiuta, eccome se aiuta!
👉Nei suoi dintorni le pendenze e i dislivelli sono da infarto: ci troviamo
Durante la WW1 si trovò in prima linea (sul lato austriaco) vicino al Monte Civerone
che con i suoi riflettori austriaci, fu tra i protagonisti della 
"notte di Carzano".
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.
sugli strapiombi che da Cima Dodici precipitano verticalmente fin su Borgo Valsugana e questo baito é uno dei pochi posti raggiungibili a piedi senza schiattare.
👉Lasciata l'auto presso il cartello di divieto ci si muove sempre su strada forestale, a volte "bianca" a volte cementata per qualche rampa, in una faggeta che la mattina è sempre all'ombra.

Quote e dislivelli (dati del GPS):
Quota di partenza/arrivo: m 710 (parcheggio)
Quota massima raggiunta: m 874
Dislivello assoluto: m 164
Dislivello cumulativo in salita: m 200 circa
Dislivello cumulativo in discesa: m 200 circa
Lunghezza con altitudini: km 4,6
Tempo totale netto: ore 1:30 AR
Difficoltà: T

Descrizione del percorso: la traccia GPS toglie ogni problema di orientamento e rende superflua la descrizione dettagliata.

Come arrivare: da Borgo Valsugana prendere la strada per la Val di Sella che viene abbandonata quasi subito svoltando a sinistra per Olle. Si entra in paese superando un ponte e immediatamente dopo si svolta ad angolo retto sulla destra imboccando la stradina asfaltata che risale il versante destro orografico della Val di Sella. La si risale per 1 chilometro superando diversi bivi secondari fino a quello che riparta il cartello giallo dello Scuolabus, dove si gira a sinistra salendo per stradina montana via via più disagiata fino al quadrivio forestale di quota 710 metri (cartello di divieto di transito e piccolo spazio di parcheggio).

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