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mercoledì 16 novembre 2022

Il bivacco Malga Cornisello (Presanella)

Si trova sulla riva occidentale del Lago Superiore di Cornisello a 2.112 metri di quota. Tavoli e fontana esterna sono l'ideale per le merende.
bivacco malga cornisello
Il bivacco é stato ricavato dai ruderi della Malga Cornisello, nella conca dei laghetti di Cornisello, in un ambiente d'alta montagna.
mangiare in montagna
Le panche esterne "da tagliere" sembrano fatte apposta per lo Speck col pane nero.
Siamo alla testata della Val Nambrone, a breve distanza dal Rifugio Cornisello (attualmente in fase di ricostruzione).
👉In effetti si potrebbe parlare di un doppio bivacco, infatti lo spazio interno é stato suddiviso in due diversi locali, ciascuno dotato di tavolo con panca e fornaséla. Il locale posto all'entrata dispone anche di un camino in pietra.
Nella stanza più interna sono state ricavate la zona notte (4 posti su due letti a castello con materassini ma senza cuscini e coperte) e, in uno stanzino separato, anche un
bivacco cornisello
Il locale all'ingresso: tavolo, panca, stufa "fornasela" e camino. No legna, tranne
qualcosa riservato alle emergenze, ed é meglio così: altrimenti si trasformerebbe
in una calamita per i cafoni gozzovigliatori "tutto a gratis".
  gabinetto con lavello, wc e doccia. Il locale interno ospita, oltre a un altro tavolo con panca e a un'altra fornaséla, anche un lavello in pietra e un pensile con qualche stoviglia.
D'estate il bivacco dispone di acqua corrente interna ed anche di una illuminazione a pannello solare.
👉I tavoli con panca e la fontana esterna lo rendono adatto anche ai picnic estivi.
👉Per la legna bisogna provvedere da soli, portandosela dietro; il bivacco si trova oltre la quota dei boschi, e quindi non v'é modo di arrangiarsi in loco con un segaccio.
bivacco cornisello
Il locale interno: anche qui tavolo con panche e "fornasela". Più un lavello con un pensile con qualche stoviglia. Pessima l'idea di dotare un bivacco di lavandino, w.c. e doccia, tutte cose che non servono ai montanari ma solo a chi ha in testa una notte di bagordi "a gratis". L'angolo notte dispone di quattro letti su due castelli, con materassino ma senza coperte (e questa é una scelta saggia, che tiene lontani i gozzovigliatori di cui sopra).




domenica 27 agosto 2017

Bivacco Malga di Campo Secco (Val di Rabbi)

Questo meraviglioso bivacco è annidato nella sconosciuta Val Cercena, una collaterale destra della Val di Rabbi. Se ne stà appollaiato alle pendici del monte Polinàr, proprio di fronte alla malghe di Monte Sole, Villar e Cercen ed è una perla di raro fascino.
Bivacco Malga di Campo Secco
Non è difficile da raggiungere ma non ci si può arrivare per caso: di fatto va considerato come la meta di una salita-discesa in partenza da Malga Stableti, sopra la località Fonti di Rabbi (un grazie a Rad per avermelo segnalato la scorsa estate).
Bivacco Malga di Campo Secco
Dal bivacco verso la il Prà di Saent, il tratto della Val di Rabbi che sale fino al
Rifugio Dorigoni.
Vedi le altre foto in Google Photo.
Un tempo qui c'era una malga alta, ora è già molto che il posto non sia stato dimenticato e abbandonato all'avanzare dei rovi e del bosco, come succede quando ci si trova ai margini dei grandi flussi turistici di origine urbana.
Da fuori sembra un rustico ricovero per malgari duri e puri, stazzonato e in progressivo abbandono.
GPS Bivacco Malga di Campo Secco
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.
La sorpresa è tutta all'interno, sotto la metà "rifatta" del tetto a due falde, che comunque sono entrambe conservate più che bene. Ma è sotto l'altra falda della vecchia coperture in lamiera ondulata che si resta stupefatti.
👉E' uno schiaffo in faccia a tanti architetti ammalati di protagonismo e una lezione pratica nel campo del riuso dell'esistente.
Non si direbbe, ma qui c'è proprio tutto: acqua, quattro letti a castello con materassi e coperte, legna, fornaséla, stoviglie, gas e tutto il resto, e anche di più...

Quote e dislivelli (dati del GPS):
Quota di partenza/arrivo: m 1.544 (parcheggio a Malga Stableti)

mercoledì 16 agosto 2017

Cima Loverdina (Gruppo di Brenta)

Giro tra i due bivacchi di Termon, con dormita in cuccetta e salita alla panoramica Cima Loverdina. Una due giorni nel sottogruppo della Campa.
Cima Loverdina
L'articolato sottogruppo della Campa guarda da un lato sulla Val di Non e dall'altro sulla Val di Tovel. Fa parte di quel Brenta periferico, snobbato dai turisti ma ben conosciuto e frequentato dagli abitanti del posto, che continuano, da secoli, a tenere in ordine pascoli, malghe, stalloni, casere e ricoveri, alcuni dei quali sono oggi bivacchi alpini.
Cima Loverdina
Da Cima Loverdina verso Cima degli Inferni e il Brenta centrale.
Vedi le altre foto in Google Photo.


La salita dal parcheggio di Malga Arza fino a Malga Loverdina (dove c'è il bivacco in cui abbiamo dormito) avviene nel bosco ed è priva di difficoltà.
Osservando Cima Loverdina da Malga Termoncello si intuisce la via di salita, che si snoda sul fianco nord che si avvale di successivi passaggi nei mughi. Sul terreno il sentiero - sempre evidente - si rivela ripido e faticoso, ma capace di condurci fino in vetta senza difficoltà tecniche e senza problemi di orientamento.
GPS Cima Loverdina
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.
Il panorama è vasto: in basso si vedono il Lago di Tovel e la stessa Malga Termoncello, senza contare una grandiosa vista sulla Val di Non. Impressionanti i dirupi e i ripidi ghiaioni della Val Strangola, e guardando verso il Passo degli Inferni si scorgono la possente Cima Borcola e le altre cime ed elevazioni del sottogruppo della Campa, turisticamente marginale ma di grande bellezza.
Il rientro avviene transitando da Malga Loverdina, la cui casera è stata

sabato 27 ottobre 2012

Sotto la pioggia a Malga Valletta Alta

Bivacco Malga Valletta Alta
I volontari al lavoro.
Mangiare in bivacco
La "parca" cenetta serale.
La ex-Malga Valletta Alta è posta sulle pendici orientali del Monte Fregasoga (Lagorai) a 1.795 metri di quota.
I volontari del paese curano gratuitamente la manutenzione della struttura: fanno legna, puliscono il camino, controllano l'impianto del gas, dell'acqua e quello fotovoltaico, curano i sentieri con un lavoro encomiabile che meriterebbe maggior considerazione da parte di escursionisti e turisti.
Bivacco Malga Valletta Alta
Il locale cucina a piano terra visto dal dormitorio. Oltre all'acqua corrente, c'è
anche il gas e l'illuminazione fotovoltaica.
Per non parlare di quei pochi incivili che se ne vanno dopo aver consumato la legna e il gas senza nemmeno poportarsi dietro le immondizie che hanno prodotto, gentiluomini del tipo "mi no pago le tasse!".
👉L'assessore comunale mi dice - sconsolato - che dopo gli ultimi episodi di danneggiamento l'amministrazione sta valutando la possibilità di limitare l'uso (sempre gratuito) solo a chi si presenta a ritirare la chiave.
Bivacco Malga Valletta Alta
Per ora mancano ancora i materassi. Le reti son cinque ma lo spazio aggiuntivo
non manca sugli ampi tavolati in legno.
Una ipotesi che preferirebbe evitare - mi dice mostrando l'avviso all'interno del piano terra - ma che se l'andazzo continua dovrà essere presa in seria considerazione.
Come non concordare, come difendersi dai teppisti che non mostrano la faccia e danneggiano l'intera comunità?
Intanto la legna viene accatastata al coperto per lasciarla stagionare all'asciutto, poco più in basso prende forma un ponticello pedonale destinato al nuovo, più breve e diretto sentiero che porterà più comodamente a Malga Fornasa Alta.
👉Terminati i lavori ci facciamo tutti una foto sul nuovo ponte.
Alla fine i "manutentori" partono per passare la notte nella più ampia Malga Fornasa.
Noi quattro cominciamo a spentolare e srotoliamo i sacchi a pelo. Si dorme sul duro, le cinque reti sistemate al piano superiore sono prive di materassi. Ma va bene lo stesso, ci mancherebbe altro!

giovedì 22 dicembre 2011

Bivacco Malga Binagia Alta (nelle Maddalene)

La Catena delle Maddalene separa il Trentino (Val di Rabbi e alta Val di Non) dal Sudtirolo (Val d'Ultimo-Ultental).
Vedi le altre foto in Google Foto.
Oltre alle foto, Gigi ha mandato una relazione di questa sua escursione "contemplativa" a Passo Binasia (o Binagia, m 2.296) con pernottamento a Malga Binasia Alta (o Binagia Alta, m 2.138), ora trasformata in bivacco completo di acqua, servizi igienici, stufa, legna, stoviglie, tavoli e panche.
👉I suoi otto posti-letto sono per ora, a tre mesi dall'inaugurazione, privi di coperte e di materassi.
E' gestito dal Gruppo SAT di Livo.


Il Bivacco Malga Binagia Alta in veste invernale. D'estate è un'ottima base di partenza per raggiungere il panoramico Monte Pin.

Quel che serve sapere lo troviamo qui: escursioni_invernali
Si percorre la Val di Non fino a Bresimo per poi imboccare la strada che risale la Valle omonima seguendo le indicazioni per la Malga Bordolona.
La strada, asfaltata ma stretta, superato il bivio (a sinistra) con la strada forestale per la Val Malgazza in loc. Amol prosegue con un paio di tornanti giungendo poco dopo al bivio con la strada forestale, chiusa al traffico, per il Bivacco a m 1.457.
Il Bivio è riconoscibile per il segnavia Bianco/rosso della SAT e per un grosso cartello di legno con la scritta Malga Binagia dell’Asuc di Livo.
Lasciata l’auto al bivio, nel poco spazio disponibile, s’inizia a salire con la forestale (sviluppo di 5,3 chilometri) che prende quota da subito e prosegue, con poche variazioni di pendenza, e tredici tornanti (se la memoria non m’inganna) fino al Bivacco.
Dopo una prima serie di tornanti si lascia il Rio di Valsorécia e, superata una dorsale, ci si avvicina al corso del Rio Bresimo. La strada sterrata compie ora sei tornanti con buona pendenza quindi diventa più agevole e arriva al 12° tornante, dove troviamo il bivio con un’altra sterrata, alla nostra sinistra, che in breve conduce alla Malga Borca di sotto.
Proseguendo il cammino dopo non molto lasceremo la vegetazione d’alto fusto alle spalle, arrivando in vista della Malga Binagia di sotto da dove, seguendo con lo sguardo la strada scorgeremo il fabbricato della Binagia di sopra. Naturalmente possiamo riposare qualche minuto, anche perché ora il panorama è di più ampio respiro. Quando decideremo di ripartire raggiungeremo la nostra meta in circa 25/30 minuti.


Dal Bivacco vediamo il Monte Pin, le Dolomiti di Brenta, la catena che sovrasta la Val Bresimo da quella di Rabbi, da Cima Lac a Castel Pagano, per finire con Cima Binagia e il Passo omonimo.
Il Bivacco occupa una parte della stalla, è accogliente e ben attrezzato. Si trova sul lungo percorso del sentiero SAT n°133 “Aldo Bonacossa” che dal Passo delle Palade conduce fino al Passo di Palù per poi scendere in Val di Rabbi in loc. Penasa. Per la sua posizione è un ottimo punto d’appoggio per chi affronta la traversata delle Maddalene, spezzando l’ultima tappa altrimenti piuttosto impegnativa.
Ambedue le Malghe Binagia, come anche la Malga Borca di sotto, sono state oggetto di lavori di miglioramento nel corso del 2011. A Malga Borca di sotto mancavano ancora alcuni lavori interni.
Da ex alpinista e ormai “vecio” scarpinatore auspico che questa struttura non venga ulteriormente “valorizzata”, trasformandosi in Rifugio, come già successo al bel Bivacco Val ora Rifugio Maddalene.

Quote, tempi ed escursioni possibili:

Punto di partenza                   : m 1.457
Bivio Malga Borca di sotto    : m 1.890 c.
Malga Binagia bassa              : m 2.010
Bivacco Malga Binagia alta    : m 2138
Passo Binagia                        : m 2.296
Tempo dal parcheggio al bivacco: ore 2:15
Tempo dal bivacco al parcheggio: ore 1:45
Dislivello parcheggio-bivacco: +681 metri.
  •  Biv. Malga Binagia di sopra - Monte Pin m 2.419 seguendo i sentieri SAT n° 131b e n° 131: Tempo 1,15 – Dislivello + 281 metri.
  • Dal panoramico M. Pin si può scendere con il sent. 131, passando dai ruderi di Malga Borca di sopra, per proseguire a Malga Borca di sotto. Da qui si torna sulla strada forestale percorsa per salire al Bivacco, calando quindi al punto di partenza. Tempo 2,30 – Dislivello - 962 metri.
  • Biv. Malga Binagia di sopra – Rifugio Maddalene m 1.925 lungo il sentiero SAT “Aldo Bonacossa” n° 133: Tempo h 4,00 – Dislivello + 376 m / - 589 metri.
  • Biv. Malga Binagia di sopra – Rifugio Stella Alpina al Lago Corvo m 2.425 lungo i sentieri SAT n° 133 / 135 / 108; Tempo h 5,45 – Dislivello + 448 m / - 160 metri.