Aereo balcone tra i monti di Trento e la Valsugana.
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Arrivando dal sentiero che sale dal Rif. Casarota lungo la Val Larga (in
realtà stretta e sassosa). Ben evidente il picco roccioso che lo
sovrasta e che gli ha dato il nome ("la Madonnina").
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Il bivacco sullo sfondo della Marzola. Ai piedi della Marzola si distingue
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Si trova a quota 2.030, su uno sperone roccioso che affaccia sul Lago di Caldonazzo e la Valsugana.
E' situato ai piedi di un pinnacolo roccioso detto "la Madonnina", in una posizione estremamente aerea e panoramica, con vista aperta sui monti di Trento, i Lagorai, la Valsugana e gli altipiani.
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Lo spazioso interno con le 6 cuccette dotate di materassi e coperte e la
quasi inutile stufa a legna. Il rivestimento in larice è stato rifatto di recente.
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E' qui dal 25 settembre 1966, quando venne inaugurato dalla
SAT di Caldonazzo. La forma è quella classica a botte rivestita in lamiera, ma è più grande del classico modello
Apollonio, dispone di sei posti letto con materassi e coperte e di stufa a legna (la legna va portata con sè salendo, nei dintorni solo sassi). L'acqua più vicina si trova ai piedi delle rocce che strapiombano da Cima Vigolana, vicino al sentiero, ma io non sono andato a cercarla; in ogni caso tenere presente che l'intera zona è sassosa e asciutta. Ci sono anche stoviglie e pentole, ma dopo averle usate il lavaggio diventa proble-matico.
E' un bivacco alpinistico, più che un punto di ristoro.
Viene normalmente raggiunto inerpicandosi sulle pendici orientali della
Vigolana seguendo il comodo sentiero che parte dalla strada
della Fricca di fronte al Bar del Sindech (m 1.090) e raggiunge il
Rifugio Casa-rota (m 1.572 (
nuova gestione della coppia Antonella Beatrici e Angelo Giovanetti, guida alpina).
Da qui in poi il sentiero con-tinua più ripido e difficile, risale la stretta, ghiaiosa e rocciosa Val Larga con passaggi su roccette a tratti esposte fino ai 2.030 metri dello spalto su cui sorge il bivacco.
In totale sono un po' meno di mille metri, una salita che d'estate è fati-cosa per il caldo (portarsi l'acqua!).
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Oltre a costituire una meta in sè, il bivacco è un utile punto di appoggio che consente di spezzare il lungo percorso (quasi una alta via) che sale da Vigolo Vattaro passa per il bivacco Malga Derocca (4:30 ore e 1.400 metri di dislivello). Dal bivacco "Alla Madonnina" si traversa poi in quota verso il Becco di Filadonna e il Cornetto di Folgaria, scendendo in paese.
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