domenica 5 gennaio 2025

I colori sulla tavola: sulla mia prevale il rosso

"gourmet riflessivi" incasellano il mangiare in 5 gruppi cromatici, ed è stato così che mi sono accorto della mia propensione al rosso.
Il rosso cattura l'occhio: strudel salato con insalata, pomodorini e cipolla; peperoni ripieni di riso e carne; insalata di cipolle di Tropea, rapanelli, cipollotti e valerianella; un fresco di tosella di malga, pomodori e cetrioli. Sullo sfondo insalata trentina, cipolla e pomodorini.
Molti piatti dove io vedo solo il rosso sono in realtà ad armocromia tricolore (sì, è
un bisticcio Schlein/Meloni). Come caso-limite segnalo il cipollotto di Tropea che
col suo rosso-viola superfiale e il verde del gambo fuori-terra li racchiude tutti e tre.
Rosso, verde, bianco, giallo/arancio e blu/viola. Sarebbero dunque cinque i gruppi cromatici a cui appartengono i cibi, ogni gruppo con le sue specifiche qualità nutrizionali da sapere...
👉I cibi del gruppo rosso sarebbero "un boost per il nostro metabolismo e le funzioni intestinali. Pomodori, fragole, angurie hanno in comune la presenza di una sostanza: il licopene. Si tratta del miglior antiossidante per contrastare i radicali liberi. Il pomodoro ne contiene in grandi quantità e per svilupparlo al meglio andrebbe mangiato cotto. I cibi rossi inoltre sono ricchi di Vitamina C, A e potassio".

mercoledì 1 gennaio 2025

Pollo e barbabietole rosse (esperimento riuscito)

Un pollo allo spiedo tipo street food assieme alle barbabietole rosse sottovetro? Certo, é decisamente un po' strano, ma anche molto buono.
pollo e barbabietole
E' una mezza via fra il fast-food di strada e le verdure in barattolo della massaia stivate in cantina. Insomma: il pollo allo spiedo dei banchetti settimanali e le barbabietole rosse in salamoia, con prezzemolo, olio piccante e pepe. Un mix inaspettatamente riuscito.

Barbabietole rosse (rdeča pesa) sottovetro vendute nei supermercati sloveni della
grande catena Tuš . "V kislem navilu" significa "in agrodolce". Queste barbabietole
possono essere accostate anche ai filetti di sgombro in scatola.
E' anche un modo per esplorare quei territori che i gourmet considerano eretici (ma che di solito sono amati dalla gente comune, quella con due "G", che parla come mangia, non è finanziata e conserva la memoria dei gusti di una volta). Insomma, persone cresciute prima che la "scienza delle merendine" prendesse piede.
👉Anche il più generico ambulante col camion del pollo allo spiedo meriterebbe il rispetto che i cultori dello "street food" riservano ai tricicli Ape Piaggio che distribuiscono Würstel e crauti sotto i portici di Merano e Bolzano.

sabato 21 dicembre 2024

Il bar sul Ponte Oltra, lungo la via per il Primiero

E' nato come posto di tappa per i viaggiatori in cammino lungo l'ostico e freddo intaglio del torrente Cismon. Ed è ancora lì, accanto al ponte.
Il torrente Cismon e il Ponte Oltra in uno scatto rubato dal web. L'edificio sullo spuntone a destra ospita il rinnovato Bar Ponte Oltra, che in realtà è li da molto, molto tempo. Sul torrente Cismon, nelle terre di confine fra Valsugana e Primiero, fra Feltrino e Trentino.
L'edificio al termine della prima guerra mondiale, quando era ancora una locanda,
cioè un punto di tappa che forniva non solo il servizio di bar e ristorante, ma anche
una stanza per la notte.
Chi arriva dalla pianura in genere tira dritto, perchè va verso il Primiero, le montagne e lo sci. A destra si va verso Sovramonte, un borgo montano-veneto dimenticato da Dio e dagli uomini che da anni implora di essere compreso nei confini trentini, mentre solo i locali prendono quella direzione.

👉Una costruzione a sbalzo che sembra presidiare il passaggio sul bizzoso torrente Cismon. Ospita un bar, un punto di sosta per il viaggiatore. E' stato da poco rinnovato, meriterebbe più attenzione, più di tanti localini trendy. Pace e atmosfera rilassata, da paesani che si fermano prima di rientrare a casa.
Alcuni scatti dell'autunno 2024 assieme ad un disegno dell'artista bellunese Bruno Vedana.

Collage di immagini che rimandano a quando il bar era un punto di sosta che forniva anche alloggio.


domenica 15 dicembre 2024

Frittata basica di zucchine e tante cipolle (50/50)

Servono tante zucchine e tante cipolle, rosse o bianche non importa.
Le cipolle e le zucchine sono in parti uguali. Non occorre che le zucchine siano spellate nè che le cipolle  siano tagliate sottili sottili.
Rinforzata con i borlotti la frittata diventa quasi un piatto unico.
Praticamente in parti uguali: sia le zucchine che le cipolle vanno tagliate più sottili che grossolane, in modo da amalgamarsi per bene. Una volta tagliate, possono anche passare una notte insieme nel frigo.
👉Per rinforzare questa frittatona in modo da trasformarla al volo in un piatto unico basta aggiungere un barattolo di fagioli. Io preferisco i borlotti, ma naturalmente è solo una questione di gusti.

domenica 8 dicembre 2024

Uno Zelten casalingo, più friabile e meno pesante

Quello dei negozi è duro e secco, carico di mandorle, noci, pinoli, fichi secchi, canditi, uva passa, zucchero, burro, datteri, grappa, miele, etc.
Mettere meno uva passa e canditi nell'impasto. E usare farina Manitoba, poco burro e uova: è questa la formula del cugino Lucio.
Non solo mettere poca uva passa e canditi nell'impasto ma soprattutto usare farina
Manitoba, poco burro e uova: è questa la formula di Lucio, diciamo una versione
ancora più leggera di quella "alla trentina". Circa l
a friabilità del "suo" Zelten con
l'impiego della farina Manitoba, io non so... ma mi fido. E infatti il risultato è OK.
Questa è una versione più casalinga e moderata dello Zelten tirolese "da mercatini". Riesce a mantenere fragranza e sapore, ma senza mettere alla prova i denti come se fosse un mandorlato.
Lo Zelten è nato come pane dolce alla frutta per le festività e col migliorare delle condizioni economiche ha via via arricchito e appesantito il suo impasto, indurendo la propria consistenza fino a diventare di laboriosa masticazione.
👉La versione trentina dello Zelten, più soffice e meno "carica" di quella tirolese è più vicina alla tradizione contadina del pane dolce delle feste.

mercoledì 4 dicembre 2024

Catturare d'estate gli aromi dell'orto (per averli in casa anche con il sole basso e le ombre lunghe)

Il prezzemolo, il basilico e l'erba cipollina si possono congelare. Ma il rosmarino e l'alloro vanno essiccati.
Il prezzemolo, il basilico e l'erba cipollina si possono tranquillamente congelare, invece il rosmarino e l'alloro si devono essiccare.
Il rosmarino e l'alloro si possono essiccare perchè perdono poche delle loro proprietà aromatiche durante l'essiccazione. Basta appendere i rametti in un luogo ombreggiato e ventilato per due o tre settimane. Quando si saranno seccati, "sfilarli" dai gambi legnosi e conservarli in barattoli di vetro. Anche la salvia, seppur con qualche "ma", si può essiccare per l'inverno.


sabato 30 novembre 2024

Scaloppine di tacchino con 2 zupponi di verdure

Perchè scegliere tra un contorno e l'altro? E perché non farseli tutti e due: quello rosso a base di pomodori e quello giallo a base di patate?
Le scaloppine nel piatto assieme ai due "zupponi" del titolo: quello rosso a base di pomodori e quello giallo a base di patate.
A sinistra i pomodori e a destra le patate. Una insalata cruda di pomodori, pane e
cipolle il primo, una padellata di 
patate, speck e cipolle l'altro.






Le scaloppine di pollo e/o di tacchino sono entrambe leggere e semplici da preparare:
👉prima di tutto bisogna passare le fettine di carne nella farina e poi scuoterle leggermente per eliminare la farina in eccesso;
👉le fettine imbiancate vanno adagiate sul fondo di una padella unta d'olio di oliva. Acceso il gas, si scottano sui due lati e si aggiungono un bicchierino di olio e uno di latte. Rosolare per qualche minuto.
I due contorni assomigliano a due preparazioni delle tradizioni, rispettivamente alla panzanella o pan mollo della Toscana (a sinistra) e alle Röstkartoffeln tirolesi, che in Trentino diventano patate smalzade (a destra).